Lo scivolo al contrario

1–2 minuti

Di su, di giù, di qua, di là. No, non c’è nessuna enciclopedia che dica quale è la direzione giusta. Eppure al parco ogni adulto è certo. Si sale qui, si scende lì. Non si sa se quella voglia di fare lo scivolo al contrario dei bimbi nasca dal bisogno di disobbedire, di sfidare i propri limiti, di cambiare oppure perché, semplicemente, è bello anche così. A noi non resta altro che star loro vicino e invitarli a poggiare bene la punta del piede per aiutare le gambe a spingere, reggersi forte con le braccia che possano così tirare il corpo ed essere una valida sicurezza. A volte le scarpe scivolano. I piedi nudi invece hanno una presa incredibile. Un ottimo esercizio esplorativo e motorio. Attenzione che la salita non impedisca la discesa degli altri e che non ci si scontri. Una delle regole importanti di uno spazio di gioco abitato non è rispettare il pensiero unico ma è sì riuscire a relazionarsi e guardarsi intorno. Un buon suggerimento da dare potrebbe essere quello di fare i turni o addirittura aiutarsi a vicenda a salire dalla “parte sbagliata”, chi tira, chi spinge e poi giù, tutti insieme. Ecco una bella occasione in più per cooperare e trovare equilibri anche fuori dalle rigidità di pensiero degli adulti, di esercitarsi a cambiare prospettive nel rispetto ed aiuto degli altri, in sostanza, di vivere, pienamente, la dimensione presente e comune del gioco. Che noi grandi dovremmo favorire e non dirigere. Intervenire solo in situazioni di effettivo pericolo. Prendendo in considerazione che uno dei più insidiosi è l’omologazione.

Lascia un commento